LA PSICOMOTRICITA’ EDUCATIVA
La psicomotricità è una pratica che favorisce lo sviluppo globale e armonico del bambino. Nel gioco e attraverso l’espressione corporea si accompagna il bambino a maturare, consolidare e arricchire le competenze motorie, emotive, cognitive e socio-relazionali. La psicomotricità contribuisce a portare il bambino e l’esperienza da lui vissuta al centro del processo educativo per sottolineare come l’attenzione alla corporeità e al suo benessere rappresenti una condizione importante per l’azione educativa stessa.
La psicomotricità, sostiene il bambino nel suo naturale percorso evolutivo oppure in situazioni di difficoltà, infatti è finalizzata ad accogliere e rispondere ai bisogni del bambino, offrendogli uno spazio di libera espressione attraverso il movimento. Fare psicomotricità significa offrire ai bambini l’opportunità di conoscersi veramente, di sperimentarsi, di imparare cose nuove in forme nuove, di contenere le ansie, le frustrazioni e gli eccessi; significa favorire le relazioni tra loro e soprattutto la possibilità di rielaborare tutto questo, rispettando i tempi di ciascuno, incontro dopo incontro, in una continua sperimentazione di oggetti e di esperienze, grazie alle quali il bambino cresce, prende forma, si adatta, crea, scopre.
È un luogo dove il bambino attraverso la parola e il linguaggio del corpo si dice, si racconta e si esprime nell’investimento dello spazio e degli oggetti. È un apprendere in modo globale, a livello sia fisico, che emotivo e cognitivo, favorendo così uno sviluppo armonioso ed equilibrato e una crescita personale.
Si rivolge a bambini dai 2 agli 8 anni. Si realizzano gruppi omogenei per età per promuovere le competenze specifiche di quel periodo dello sviluppo.
Il Terapista della Neuro e psicomotricità dell’età evolutiva è un professionista sanitario svolge, in collaborazione con l’équipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con le altre discipline dell’area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo. Il trattamento neuropsicomotorio è un intervento di tipo globale, che va a considerare tutte le funzioni, le competenze e la loro integrazione.
Il neuropsicomotricista si occupa di realizzare vari tipi di intervento nell’ambito della prevenzione e della riabilitazione:
- Valutazione e consulenza
- Terapia individuale
- Terapia in piccolo gruppo
- Psicomotricità educativa
La terapia neuropsicomotoria è indicata nei:
- Disturbi sensoriali, neurologici e neuromotori;
- Disturbi della coordinazione motoria, dello schema corporeo e dell’organizzazione spazio-temporale;
- Disturbi dello spettro dell’autismo;
- Disturbi del linguaggio e delle comunicazione;
- Disturbi della regolazione emotivo-comportamentale;
- Disturbi dell’apprendimento;
- Altri disturbi del neurosviluppo (disabilità intellettiva, disturbo d’attenzione, iperattività, aggressività, inibizione, mutismo selettivo).